Gli obiettivi di carattere psicologico del gioco-fiaba animato sono essenzialmente tre:
a) Funzione preventiva
Aiutare i bambini ad esprimere i loro sentimenti in forma giocosa.
Creare un ponte che dalla fantasia si colleghi alla realtà, per aiutarli ad avere sempre più fiducia negli adulti genitori, insegnanti ed educatori.
Aiutare i bambini a sviluppare la fantasia e le capacità creative legate a quella che oggi viene chiamata “intelligenza emotiva”.
b) Funzione Terapeutica
Offrire l’occasione ai bambini di dare voce ad alcuni dei sentimenti di cui spesso si vergognano o che reputano non utile manifestare nel rapporto con genitori e insegnanti.
Aiutare i bambini a comprendere che questi stessi sentimenti che tendono a negare, se espressi, sono invece accolti dagli adulti.
Aiutare i bambini a comprendere che i sentimenti che provocano dolore possono essere condivisi con gli adulti di riferimento, cioè genitori e insegnanti.
Rendere genitori e insegnanti agli occhi dei bambini, protagonisti ed alleati in una funzione educativa che salvaguarda rapporti e la sfera emotiva.
c) Funzione informativa
Questa funzione riguarda maggiormente i genitori e gli insegnanti i quali avranno l'opportunità di conoscere da vicino il mondo emotivo dei bambini, per come loro stessi lo esprimono.
Un’opportunità in cui si fondono creatività e analisi psicologica.
Gli analisti psicologi che sviluppano l’animazione in classe, in un secondo momento propongono una relazione restituiva sull’esperienza fatta con i bambini, durante un incontro-conferenza aperto e dedicato ai genitori e insegnanti.
Barbara Camilli