La collaborazione di Psicologia Utile con la SUN trasporti urbani, l'Istituto Storico e gli Itituti Fauser, Bellini e Bonfantini si consolida sempre più
Mercoledì 13 Maggio alla mattina la delegazione dei rappresentanti di Istituto sono andati alla SUN per vivere l'esperienza di come autisti, controllori e verificatori svolgono il loro lavoro. Quali problematiche incontrano durante la gestione delle tratte scolastiche spesso fonte di disagi durante il trasporto degli studenti che manomettono il mezzo o attraverso atti vandalici rompono o sottraggono elementi dalle apparechiature,  per non parlare dei fenomeni di bullismo o di razzismo dichiarato verso i propri compagni o altri utenti.
In una società civile certi comportamenti non dovrebbero esistere, eppure.
Il lavoro, lo ricordiamo, nasce a seguito di un corso di formazione tenuto da tutti i dipendenti SUN. La stragrande maggioranza nel contesto del corso, il cuo argomento era "La gestione della Comunicazione" ha verbalizzato la forte difficoltà a gestire la guida delle scolastiche, vuoi per l'accalcarsi degli studenti nella banchina di sosta al momento dell'arrivo o della partenza, vuoi per gli atteggiamenti durante il trasporto: fermare un mezzo per areare il locale a seguito del fumo dà un idea delle difficoltà.
Tutti gli operatori che stanno collaborando nell'iniziativa lo fanno a titolo gratuito, fortemente motivati a dare strumenti e informazioni ai giovani, il nostro futuro.
Il progetto in una prima fase ha visto gli operatori della SUN e la dottoressa Barbara Camilli con il suo staff andare negli Istituti per esporre il problema in una riunione allargata a tutti i rappresentanti di Istituto e di classe, in questa sede è stato chiesto ai rappresentanti di farsi portavoce di quanto detto esortando i compagni nella copilazione del questionario. Questo stumento ci serve per avere una fotografia di come vivono il trasporto e di quanto sono consapevoli delle criticità da loro vissute. Tanti ragazzi vivono e vedono le dinamiche riconoscendo l'errore dei compagni ma dopo si fermano lì!

Peccato che alcuni studenti non prendendo seriamente l'iniziativa hanno mostrato e dimostrato un loro atteggiamento. Lo stesso che avviene nel pulmann quando forzano l'apertura delle porte, calpestano i compagni per salire, sottraggono i martelletti per le aperture di emergenza in caso di incendio.
Il lavoro ha l'ambizione di fare educazione alla Sicurezza di sè e della propria città. L'iniziativa che rientra nelle attività di Cittadinanza e Costituzione vuole invitare i giovani non solo di sentirsi parte della società in cui vivono ma di agire.
Durante la trasferta i ragazzi hanno visto come e dove lavorano gli autusti, le diffcoltà, quali orari fanno e dove lavorano. Portati all'interno del mezzo e fatti sedere uno ad uno sul posto di guida hanno sperimentato sulla propria pelle la sensazione che si prova seduti al posto di guida con la visibilità offerta dagli specchietti.
Un esperienza importante che ha visto i giovani allievi partecipare attivamente con domande e riflessioni di ampia utilità.
L'iniziativa ora prevede il rimando dei rappresentanti ai propri colleghi a scuola dopodichè la creazione di spot sulla sicurezza.


Rifessioni della delegazione alla SUN

Secondo e questo incontro è stato molto utile perché abbiamo parlato dei problemi principali che ci sono e di possibili soluzioni. Tutto ciò che oggi è stato detto lo riferirò ai miei compagni di classe in modo dettagliato.


E penso che almeno per una volta bisognerebbe mettersi nei loro panni e vedere che se mai un giorno un pullman arriverà in ritardo di non vedere la situazione come colpa dell'autista che non sa guidare ma come colpa da parte dell'autista che prima di partire si è voluto assicurare che fosse tutto sicuro al fine di non farci male prendendosene la colpa da parte della direzione e non da parte nostra. E nonostante tutto loro ancora ci fanno salire sui loro mezzi quindi detto tutto questo spero che in questo senso la gente possa portargli più rispetto.


Esperienza molto istruttiva, che ci aiuta a comprendere il lavoro che si svolge dietro le quinte del trasporto pubblico. È stato molto utile capire ciò, perché ci fa capire che è un lavoro faticoso ma sicuramente appagante, la passione di autisti e altri dipendenti dell'azienda, grazie a questa visita è “saltata” fuori.


Mi ritengo soddisfatto e penso che questa attività dovrebbe essere svolta su una scala maggiore, in modo da formare tutti (o quasi) gli utenti e prevenire danni a persone o cose. Vorrei ringraziare gli organizzatori e il personale che ci ha permesso di vedere l'azienda dall'interno e di farci sedere al posto del conducente

 

 

 

 

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