Studi hanno dimostrato che una costante attività fisica, previene l'impotenza, aiuta a combattere l'invecchiamento, combatte il declino mentale e l'Alzheimer, infine per la depressione è meglio di un farmaco


L’esercizio fisico nella storia

Da sempre l’uomo fa attività fisica, o almeno così era nel passato. Lavorare nei campi, cacciare, occuparsi della mandria, allevare animali, mantenere una fattoria, tagliare legna, scoprire sentieri……e tanto altro ancora.

L’uomo di Neandertal, e chi prima di lui, è sopravvissuto e si è evoluto attraverso i secoli grazie al senso di adattamento, alla capacità di convivere con i vari cambiamenti climatici ma soprattutto grazie al suo spirito di sopravvivenza. L’uomo era colui che lottava e cacciava per mantenere la prole, mentre la donna curava i piccoli e il focolare: sia l’uno che l’altro erano impegnati ogni momento della giornata a lottar per vivere e proteggere la prole. Un impegno non solo mentale, quanto fisico (come spostarsi, scappare, proteggersi, lottare….).

Nel corso dei secoli l’uomo ha sempre fatto uso della sua forza, sia mentale che fisica. Si pensi al genio di Ulisse che grazie alla sua destrezza e al suo ingegno riuscì dove “nessuno” era riuscito: ingannò Polifemo e resistette alla Maga Circe. Tanti i personaggi della storia, della letteratura e dell’arte che hanno saputo conciliare abilità e destrezza fisica con la finezza della vivacità mentale.

Gladiatori e combattenti si allenavano al limite delle forze. Cavalieri, soldati, gendarmi e re giornalmente erano impegnati in ore di esercizio fisico, per essere sempre pronti qualora ci fosse stata la chiamata alle armi. Ma anche le regine e le dame non erano da meno. Si narra che Sissi imperatrice d’Austria passava ore in sella al suo cavallo al fine di avere una linea snella. Altrettante ore le trascorreva a passeggio, o per meglio dire, a fare lunghe marce a passo veloce che duravano dalle tre alle sei ore (naturalmente senza fermarsi e senza mangiare), tra la disperazione degli accompagnatori costretti dal protocollo a seguirla. “Sono morta di fatica” scrive nel suo diario la contessa Maria Festetics, l’unica dama che riusciva a stare dietro all’imperatrice.

Come lei tante altre Imperatrici, Regine e dame si sono prese cura del corpo, non solo attraverso massaggi, oli e unguenti, ma soprattutto attraverso l’attività fisica. Lo scopo era quello di accarezzare l’anima addolcendo il portamento.

Pittori e scultori per immortalare il fascino del corpo hanno creato opere di una bellezza straordinaria da sembrar vere. Se vi fermate a guardare un dipinto di Michelangelo, ad esempio, potete scorgere accanto alla finezza delle movenze, la potenza della prestanza fisica. Si dice che nella pittura del Michelangelo c’è una “umanità eroica”, ovvero l’umanità pensata senza le imperfezioni dovute alla materia o al cattivo influsso delle stelle.

Arrivando ai giorni nostri l’esercizio fisico sembra un piacere rivolto a pochi. Alcuni poi ne danno una connotazione negativa: la parola sport è associata alla magrezza, alla fatica, fino al fanatismo. In realtà la gente ha perso di vista che cos’è l’esercizio fisico in sé. A se stesso non pensa però ai beni di consumo si, e allora ecco che porta sempre l’auto a fare la revisione oppure la porta dal carrozziere di fiducia per fare un lavaggio completo magari anche al motore!

E la macchina uomo? Da rottamare, ovviamente!!!

I benefici dell’esercizio fisico

Bene, l'esercizio fisico deve essere utilizzato e inteso come la buona cura per la conservazione del corpo. È meglio di un ricostituente, più efficace di un integratore, in alcuni casi poi può essere utilizzato come una medicina.

Oltre agli studi qui riportati e alle note capacità di favorire, assieme ad un'alimentazione appropriata, la perdita ed il controllo del peso, l’esercizio fisico può essere uno dei migliori trattamenti per prevenire o allontanare l'insorgenza del diabete (riducendo la resistenza all'insulina), diminuire il rischio di malattie cardiache (particolarmente nelle donne), per l'insonnia, per diminuire l'ipertensione e i livelli di colesterolo.

PREVIENE L'IMPOTENZA

L'esercizio fisico, anche moderato, può aiutare a prevenire l'impotenza o le disfunzioni erettili. Nel corso di una ricerca è stato scoperto che gli uomini che consumano almeno 200 calorie al giorno insieme all'esercizio fisico hanno meno probabilità di diventare impotenti rispetto a chi è inattivo. Durante i nove anni di questa ricerca i ricercatori hanno seguito circa 600 uomini che inizialmente non avevano alcun problema d’impotenza. Lo studio ha preso in esame alcuni fattori dello stile di vita che si ritiene siano collegati all'impotenza (escludendo i fattori psicologici): fumo- forte consumo di alcolici- inattività- obesità.

Gli uomini fisicamente attivi, così come quelli che hanno iniziato l'attività fisica durante il periodo dello studio, sono risultati quelli a minore rischio di impotenza. L'esercizio fisico può tenere lontana l'impotenza per la stessa ragione per la quale può prevenire il rischo di attacco cardiaco. Grazie ad esso si mantiene il sistema circolatorio libero da ostruzioni. L'impotenza infatti può essere il primo segnale di una malattia coronarica, visto che l'organo maschile è estremamente sensibile alla diminuzione del flusso sanguigno.

(da Urology, 2000-56)

AIUTA A COMBATTERE L'INVECCHIAMENTO

Il regolare esercizio fisico, anche se iniziato in età avanzata, può aiutare a limitare le conseguenze dell'invecchiamento. Persone anziane ancora in salute possono sostanzialmente aumentare sia la forza che la resistenza. Alcuni segni di declino associati con l'avanzare dell'età, inclusa una graduale diminuzione del numero di fibre muscolari, sono ritenute di origine genetica e quindi irreversibili, mentre altri, inclusa la diminuzione della dimensione delle fibre muscolari dovuta all'inattività, possono essere reversibili praticando costantemente esercizio.

Un gruppo di ricercatori ha analizzato i risultati di decine di studi di valutazione dei benefici dell'esercizio fisico nelle popolazione anziana.

Uno studio del 1988 che ha coinvolto un gruppo di 70enni ha trovato che quelli che avevano praticato esercizio fisico regolarmente hanno recuperato il 22% della capacità polmonare entro un periodo di sei mesi. Questo risultato ha restituito loro la capacità polmonare ai livelli che avevano a 50 anni.

Una ricerca del 1994 eseguita su un gruppo di 75enni ha dimostrato che questi hanno aumentato la forza muscolare fino al 21% dopo tre mesi di allenamento di resistenza. Gli autori dello studio ritengono che questo aumento è dovuto al re-incremento della dimensione delle fibre muscolari esistenti.

Un altro studio ha preso in esame 40 donne anziane che durante l'esercizio hanno utilizzato dei pesi aggiuntivi per migliorare l'equilibrio, l'energia e la forza. Secondo i ricercatori tutti i tre fattori sono migliorati significativamente.

In definitiva è stato riscontrato che anche pazienti fisicamente fragili e di qualsiasi età possono migliorare la forza muscolare. L'esercizio può portare anche maggiori benefici alla salute. Molti studi hanno ripetutamente confermato che l'esercizio regolare da moderato a intenso può aiutare o ritardare l'inizio di ipertensione, obesità, malattie cardiache, osteoporosi e le cadute che provocano fratture. Infatti uno studio del 1995 ha indicato che le donne anziane che passano in movimento meno di quattro ore al giorno corrono un rischio doppio di fratture rispetto alle donne che praticano qualche forma di esercizio fisico.

Praticare regolarmente esercizio aerobico e di resistenza per tutta la vita sarebbe l'ideale. Comunque può essere utile anche iniziare in età adulta. Nonostante l'esercizio intenso possa portare maggiori benefici all'apparato cardiovascolare, anche un'attività moderata può essere molto salutare e meno rischiosa per eventuali infortuni. In altre parole, ogni forma di esercizio, anche in età avanzata può servire come principale fattore di prevenzione e per mantenere una buona salute fisica.

(Behavioral Medicine, 1999;24)

COMBATTE IL DECLINO MENTALE DA INVECCHIAMENTO E L'ALZHEIMER.

Nonostante l'esercizio fisico sia di solito consigliato per perdere peso e per una migliore salute dell'apparato cardiocircolatorio, c'è una crescente evidenza che l'attività fisica regolare può allontanare il declino mentale dovuto all'invecchiamento e può addirittura proteggere dal morbo di Alzheimer. Un recente studio ha rivelato che l'esercizio abbassa il rischio dell'insorgere dell'Alzheimer e di altri, anche se meno devastanti, problemi mentali, in particolare nelle donne. La ricerca durata cinque anni ha esaminato uomini e donne di 65 e più anni ed ha indicato che le persone fisicamente attive hanno minori probabilità di sviluppare l'Alzheimer e altre forme di demenza come pure la diminuzione di alcune capacità mentali.

"Più una persona è attiva, maggiore è la protezione per il cervello".

Il rapporto ha indicato che gli individui con il più alto livello di esercizio hanno circa la metà delle probabilità di manifestare i sintomi dell'Alzheimer rispetto le persone inattive e circa il 40% in meno di soffrire per demenza o qualche altra forma di deterioramento mentale.

Alcune ricerche precedenti hanno dimostrato che l'esercizio fisico aiuta le persone a mantenere le proprie capacità mentali in quanto permette di mantenere un flusso sanguigno adeguato e abbassa sia la pressione sanguigna che il colesterolo; può proteggere il cervello così come protegge il cuore e gli altri organi.

Le persone che avevano svolto attività fisica intensa almeno tre volta alla settimana sono state considerate altamente attive e hanno riportato il minore rischio per l'Alzheimer. Quelle con un attività più moderata hanno comunque riportato una diminuzione dei rischi per un declino mentale.

Le donne in questo studio hanno ottenuto i maggiori benefici. Nonostante sia stata dimostrata una correlazione fra l'esercizio fisico e il rischio di declino mentale negli uomini, anche se non si è scoperta la ragione, il collegamento non è stato così evidente come per le donne.

PER LA DEPRESSIONE E' MEGLIO DEI FARMACI.

Oltre ai benefici alla salute del fisico, spesso si dice che con l'esercizio le persone semplicemente si sentono bene. Molti studi hanno dimostrato i suoi effetti sul miglioramento dell'umore e addirittura nel combattere la depressione.

Alcuni ricercatori hanno scoperto che camminare velocemente per almeno 30 minuti al giorno porta un miglioramento dei sintomi della depressione più rapido rispetto ai farmaci antidepressivi. I risultati hanno indicato che in pazienti selezionati con una forte depressione, l'allenamento aerobico ha prodotto in breve tempo un sostanziale miglioramento dei sintomi. Studi precedenti avevano già evidenziato che l'esercizio è un potente fattore di miglioramento dell'umore che, se praticato regolarmente, può essere migliore rispetto alla psicoterapia o ai medicinali. Non se ne conosce chiaramente la ragione, ma si suppone che influenzi certi ormoni collegati all'umore. Si ritiene anche che nelle persone innalzi il senso di maggiore capacità controllo della propria vita.

In un'altro studio che ha confrontato l'esercizio e i farmaci antidepressivi in un gruppo di pazienti anziani, l'attività fisica è risultata essere quella di maggiore efficacia.

(British journal of Sports Medicine, April 2001;35)

 

Barbara Camilli

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