Se doveste dire come sentite il vostro corpo, la mente e l’anima, cosa rispondereste? Molti replicherebbero: “normale!”, “bene”, “al solito” e alla peggio “male”.


Se adesso vi chiedo di tradurre in parole come avvertite-sentite-percepite il vostro corpo, la vostra mente e il vostro stato d’animo. In genere cala il silenzio e cresce l’imbarazzo con un “Boh!!”.

Avvertire il proprio stato è il primo passo per capire di che cosa ho bisogno, in quel momento lì.

La maggior parte delle persone fa molta fatica a riconoscere e distinguere gli stati del proprio corpo dalle emozioni che prova. Per contro ha più familiarità con una percezione generica del proprio stato di salute. I motivi sono tanti; la confusione indotta dalla vita frenetica, poca educazione ai sentimenti, bisogno di aderire ai modelli sociali, svalutazione di sé.

Nella mia pratica lavorativa riscontro nelle persone una maggior familiarità con gli stati di tensione che con quelli del rilassamento. Spesso il rilassamento e la quiete, sono intesi come sinonimo di perdita di tempo, pertanto viene bandito come uno stato improduttivo. E in una società dedita al consumismo come la nostra è anche comprensibile.

 

Barbara Camilli

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