Nel nostro lavoro stimoliamo le persone al movimento, perché il movimento è necessario al nostro corpo, per pote funzionare e per poter funzionare bene.

Oggi vorrei parlarvi di un'esperienza che riporta al movimento quale via per la ricerca dello stare bene nel Corpo, nell'Animo e nella Mente.

Immaginate un prato verde, alberi che lo circondano, una brezza fresca in una giornata di sole.
Alcuni bambini corrono ed urlano intrepidi attorno ad un pallone.

Determinati, coraggiosi e motivati.

Crescono, si esprimono e imparano.

Imparano a sentire il loro potenziale, nelle immense capacità che hanno.

Imparano la determinazione di non mollare mai.

 

Corrono, urlano e sfrecciano come saette nel campo, muovendosi agilmente come singoli, ma in un gruppo solido e compatto come squadra!

In campo ci sono due giovanissime squadre di calcio.

E' solo un prato verde ma sembra il giorno del giudizio universale.

Le forze in campo sono sbilanciate.

Da una parte una squadra di professionisti, dall'altra una di dilettanti.

I professionisti hanno 8 anni, gli altri 9 ma non basta.

Il risultato, impietoso, 16 a 1 a favore dei piccoli professionisti la dice lunga.

Ma la determinazione non abbandona ne i vinti ne i vincitori fino all'ultimo dei quattro tempi da 25 minuti che sono in grado di affrontare e reggere in questa sfida senza gloria o coppe in palio.


Solo il loro crescere è in palio, ma questo vale ben più di qualsiasi altro premio.


Questi bambini partono dal movimento per crescere poi anche nello spirito e nella mente.

Questi bambini crescono nel modo migliore, stimolati alla consapevolezza ed attenti al loro essere.

 

Dagli spalti ascolto i commenti. Sento già le frasi che presto, troppo presto, inquineranno quelle giovani menti spavalde, intrepide e coraggiose.


Frasi che nascondono le credenze limitanti di chi le esprime...

...e ma loro erano i professionisti...

...e ma loro sono selezionati, scelti tra i più bravi...

...e ma a loro certe cose le insegnano, a voi no...

...e ma per voi professionisti è stata una partita facile...


e chi ripete questi mantra limitanti non sa neanche più cosa vuol dire fare una corsa, mettersi in gioco, affrontare una sfida che può apparire gigantesca, e farlo con tutto se stessi.


La determinazione di questi bimbi (come li senti chiamare dal loro coach) dovrebbe invece aiutarci a riaprire quegli occhi che troppo spesso l'incredibile bagliore della vita ci porta a chiudere; perché troppa luce sembra farci male, accecarci.


La loro gioia la cogli anche dalle risposte che ti danno, quando dopo 75 minuti di gioco provi a chiedere:
"quanto state?"

e ti senti rispondere:

"bhooooo"

da un sorriso a 29 denti che non ha maglia ma solo voglia di fare.


La loro determinazione è quello che oggi mi piace di più, quello che non voglio più dimenticare, che porterò con me sempre.

 

I bambini ci insegnano e ricordano che quando credi fermamente in una cosa, la puoi raggiungere nel momento in cui lo vuoi.

 

Diego Marchesin

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