UN CORPO CHE IMPARA I MOVIMENTI
Durante le prime settimane di vita il bambino nei movimenti è molto scoordinato: non riesce a controllare i suoi movimenti, egli appare in balia dei riflessi. I muscoli poco sviluppati e deboli e la testa sproporzionata rispetto al corpo rendono il lavoro di coordinamento assai difficile.
La massa muscolare dei bambini alla nascita rappresenta un quarto della massa corporea totale, mentre divenuto adulto i muscoli diventano circa la metà del peso corporeo.

I muscoli del bambino gradatamente iniziano ad allungarsi attraverso movimenti goffi e semplici, come scalciare a vuoto, spalancare le braccia o allargare le dita della mano.
Con il crescere del corpo gli arti si strutturano divenendo più attivi fino a quando il bambino sa controllare i suoi movimenti. A tre mesi il bambino compie tutta una serie di movimenti: è come se stesse facendo ginnastica imparando a gestire il suo corpo. E tutto uno scalciare la copertina, agitare le braccia, muovere le dita delle mani, girare la testa. Questi movimenti per il bambino sono importantissimi: questa palestra quotidiana consente di rafforzare i muscoli imparando a coordinarsi.

Come si sviluppa il controllo dei movimenti?

Segue due direzioni
1) All’inizio impara a controllare e a muovere la sua testa che inizialmente è ciondolante, dopodichè conquista la parte superiore del corpo (tronco e braccia), solo più avanti impara a controllare il bacino e le gambe.
È per questo motivo che il bambino sa congiungere prima le braccia delle gambe.
2) lo sviluppo motorio procede dal centro del corpo verso la periferia. Ecco che il bambino prima impara a colpire le cose e solo dopo le afferra trattenendole.

ORA SONO IL PADRONE DELLA MIA TESTA!!!
La testa dei neonati è sproporzionata rispetto al corpo: è più grande. Questo avviene perché il cervello è più grande rispetto al resto del corpo e di conseguenza la testa che lo contiene inevitabilmente è più grande.

Tutto questo peso per il suo corpo è difficile da sostenere specie se si considera che i muscoli sono in via di sviluppo. Alla nascita il neonato non sa controllare i muscoli del collo anche se sa rispondere da subito agli stimoli esterni. Quando sente un rumore che lo attira non rimane indifferente, egli si contrae e distende i muscoli del collo questo grazie ad una serie di risposte riflesse.
Quando viene preso in braccio non è inerme ma compie tutta una serie di movimenti muscolari di contrazione, questo al fine di abituare i muscoli alla loro funzione.
Il neonato in questa fase se è in posizione eretta riesce a tenere la testolina dritta, mentre se è supino, e lo si solleva delicatamente per le braccia per farlo sedere, i muscoli del collo si attivano sostenendo il movimento della testa in rapporto al corpo che si sta alzando.

Se invece e prono (sdraiato con la pancia verso il basso) ed è svegli il neonato ha la tendenza ad alzare il busto e sollevare la testa mentre le braccia spingono per reggersi in questa posizione, questo al fine di conoscere l’ambiente circostante.
Il tutto avviene poco per volta e mai tutto assieme. Per un neonato è troppo faticoso alzare la testa, sollevare il busto e sorreggersi con le braccia. Così faticoso che spesso finisce spalmato sul lettino (o dove è adagiato).

Il fatto di tenere la testa sollevata comunque non significa saperla controllare. Ci vuole ancora diverso tempo perché questa conquista sia definitiva.

Verso i sette mesi il bambino sa contrarre i muscoli del collo per riuscire a girare la testa, sollevare il capo..

Barbara CAMILLI

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