Vitamine

Le vitamine vanno introdotte con regolarità in quanto indispensabili per lo svolgimento di processi vitali e la sintesi di molti componenti fondamentali per la vita e per la salute.

Gli studi effettuati durante il secolo scorso hanno accertato che proteine, carboidrati, grassi, minerali, e naturalmente acqua, non sono sufficienti a mantenerci in buona salute. Sono necessarie altre sostanze, che, pur agendo in piccolissime quantità, hanno una funzione assolutamente indispensabile.

La scoperta delle vitamine affonda le radici nell'antica osservazione della loro carenza. Nei secoli passati si erano rilevate alcune gravi malattie dalle cause sconosciute, e già allora si era osservato che esse si manifestavano in particolari aree in cui la popolazione aveva abitudini alimentari monotone e poco variate, a causa dell'estrema povertà.

 

 

Ogni stagione propone le proprie primizie e anche l’autunno non è da meno con un paniere di frutta e verdura ricco e pronto da gustare ad ogni ora della giornata.

Un bel concentrato di carote al mattino, un’insalata di broccoli o una pasta al cavolfiore a pranzo, una crema di carote a cena: questi ortaggi, saporiti e facili da preparare, sono pronti ad accompagnarci nella nostra dieta quotidiana, regalandoci un “pieno” di benessere all’insegna del gusto.

I cavoli sono alimenti con una equilibrata e perfetta presenza di componenti che rende la loro assunzione ideale per disintossicare l’organismo e proteggerlo da stress, agenti inquinanti e patogeni: tutte le specie di questo ortaggio (cavolfiore bianco, verde e viola; cavolo cappuccio verde; cavolo verza verde e rosso; cavolo broccolo verde ramoso; cavolo broccolo romanesco; cavolo nero) sono ricche di acqua (90-92%), apportano un basso contenuto di calorie (tra 19 e 27 kcal/100 g) e sono pertanto particolarmente indicate nelle diete dimagranti. La ripartizione del contenuto calorico vede la presenza di proteine (dal 39% al 57% a seconda della varietà), carboidrati (dal 32% al 52%) e lipidi (dal 5 al 13%). I cavoli in generale sono fonte di oligoelementi essenziali: in primis potassio, quindi fosforo, calcio, ferro, magnesio, vitamina C, vitamina A Retinolo, vitamine del gruppo B quali niacina, tiamina, riboflavina (fonte Crea – Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione).

Per godere al meglio dei benefici di cavoli e broccoli sarebbe opportuno mangiarli crudi o previa breve cottura dal momento che la cottura ad alte temperature riduce fortemente il contenuto in vitamine termosensibili e sali minerali. I cavoli contengono dei principi attivi in grado di svolgere un’azione antibatterica, antinfiammatoria e antiossidante (flavonoidi), che aiuta a combattere l’azione degenerante dei radicali liberi e l’invecchiamento delle cellule. Cavoli e broccoli sono depurativi, rigeneranti dei tessuti, rimineralizzanti e stimolano il sistema immunitario grazie alla vitamina C. Sono particolarmente consigliati nell’alimentazione di sportivi, soggetti celiaci e diabetici, perché le loro proprietà servono a controllare i livelli di zuccheri nel sangue. Cotti a vapore, gratinati al forno, emulsionati in creme o puree, o ancora utilizzati come ingredienti per primi piatti, o anche crudi se teneri e freschi, i cavoli, cavolfiori e broccoli in tutte le loro varianti sono un alimento semplice da cucinare, ipocalorico e veramente prezioso per la salute. Le carote ci accompagnano tutto l’anno con il loro carico di proprietà benefiche, ma in inverno sono particolarmente importanti, in quanto costituiscono una grande fonte di betacarotene, sostanza antiossidante molto efficace nella lotta ai radicali liberi.

 

Nelle carote troviamo un limitato apporto energetico (pari a circa 35 kcal ogni 100 g) e per questo si prestano ad essere consumate da chi segue un regime ipocalorico, insieme a una notevole presenza di acqua (91.6%) e molti minerali, tra cui potassio, sodio, calcio, fosforo, magnesio e zinco. Nelle carote vi sono anche la vitamina A Retinolo, la vitamina C  e quelle del gruppo B, quali niacina, tiamina e riboflavina – Fonte Crea. Molto ricche di fibre (3,1 mg), sotto forma di pectina, lignina e cellulosa, sono un ottimo rimedio per migliorare la funzione intestinale e proteggere l’apparto digerente.

Il consumo regolare di carote – disponibili in molte varietà che si differenziano in primis per il colore: rossa, gialla, bianca, nera e arancione – è il miglior modo per assumere Provitamina A, precursore della Vitamina A, molto importante per la salute e il benessere del nostro organismo, come nel trattamento delle pelli secche e nella cura dell’abbronzatura.

 

Per beneficiare appieno delle loro caratteristiche nutrizionali e organolettiche, è bene mangiare le carote crude, come snack croccante, o tagliate a julienne in insalata. Oltre che crude in insalata o in pinzimonio, centrifugate e in succo, le carote sono utilizzate per preparare l’insalata russa e capricciosa, soffritti, passati, vellutate e zuppe, primi piatti di pasta o riso, minestroni, oppure sono gratinate al forno, cotte al burro in padella, o presenti come ingredienti di sformati, o in dessert quali ciambelle o torte.

 

 

Il frutto della zucca ci offre un esempio dell'ambivalenza. Presso il mondo occidentale il significato simbolico della zucca ha spesso connotazioni dispregiative. L'ignoranza delle sue qualità nutritive e culinarie ha forse contribuito in maniera determinante a svalorizzare i suoi possibili attributi simbolici. La mancanza di un valore pratico e nutritivo, nonché la minore fertilità dovuta alle condizioni climatiche dell'Europa e del mondo occidentale rispetto ad esempio al clima più caldo dell'America e dell'Africa, ha determinato una mancanza di quegli attributi simbolici che invece hanno frutti come l'uva, la mela, la pera e il melograno.

 

 
 
TRA MEDICI, SERPENTI E STREGHE: LA MELA
Frutto proibito, dono avvelenato per candide fanciulle, miracoloso toccasana che allontana il medico, frutto della passione e della discordia, bersaglio per abili arcieri... la mela è un frutto originario dell'Asia centrale e occidentale che si è diffuso in Europa fin dai tempi più remoti. Resa celebre dalla tradizione biblica e dalla mitologia, la mela è un prodotto prezioso disponibile pressoché tutto l'anno e in numerose varietà. Ottimo alimento grazie alle sue proprietà rimineralizzanti e depurative. 
 
 
 
UN FRUTTO ANTICHISSIMO
La mela è uno dei frutti che ha accompagnato fin dai primordi lo sviluppo dell'umanità; si pensa fosse già conosciuta dai nostri progenitori del Neolitico. Fra i resti di insediamenti palaffitticoli preistorici rinvenuti in alcuni paesi europei come l'Italia, la Svizzera, l'Austria, sono state ritrovate anche delle mele carbonizzate; segno evidente che erano frutti conosciuti e utilizzati. Il melo è una pianta originaria dell'Asia centrale e occidentale; si ha notizia della sua coltivazione a partire dal XIII secolo a.C. e viene nominato da autori greci del VI secolo a.C.. Anche gli Etruschi ed i Romani si dedicarono alla sua coltivazione e la perfezionarono: nel De rerum natura Plinio il Vecchio ne cita una trentina di varietà. Oggi il melo può essere considerato uno fra gli alberi da frutta più coltivati al mondo, e la produzione mondiale si aggira intorno ai 40 milioni di tonnellate annue. Le varietà di mele conosciute sono circa 7500 (anche se noi ne conosciamo soltanto pochissime), e la loro coltivazione è diffusa in tutti i continenti. Il melo predilige una fascia climatica temperata fredda, è una pianta che tollera bene le gelide temperature invernali, anche fino a -24°C. La sua coltivazione si concentra quindi nelle zone temperate: in Europa i maggiori produttori sono la Polonia, la Francia, l'Italia e la Germania.
 
 
La mela nella genesi
 
MELE PER TUTTI I GUSTI E IN OGNI MOMENTO
 
Grazie alla grande varietà di frutti presenti sul mercato ognuno può trovare la sua mela preferita: con la polpa più dolce o più acidula, croccante o pastosa, non c'è che l'imbarazzo della scelta. La varietà Golden ha la buccia di color giallo intenso e la polpa dolce; la Granny Smith è invece di un verde intenso e brillante; la Renetta ha la polpa leggermente acidula e la buccia giallo-verdognola; la Royal Gala è giallo rossa. Questo è solo un piccolo esempio delle svariate qualità di mele coltivate su vasta scala; un discorso a parte meritano le varietà meno diffuse o che sono state “riscoperte” dalla ricerca attenta dei pomologi per salvaguardare produzioni autoctone. Per quanto riguarda la stagionalità, la mela è un frutto che troviamo tutto l'anno, sia per a possibilità di avere frutti che maturano in estate, autunno e inverno, sia per la sua grande conservabilità.  A livello industriale, per la conservazione, le mele sono immagazzinate in appositi impianti di refrigerazione ad una temperatura compresa tra 0° e 4° con un'umidità relativa che si aggira sul 90% per evitare l'avvizzimento dei frutti. Un altro metodo di conservazione è quello delle celle ad atmosfera controllata, ossia con percentuali di ossigeno al 3% e anidride carbonica al si sopra dell'1%. In queste celle le mele si conservano in attesa di passare alla distribuzione.
 
 
Ercole e il frutto per Euristeo
 
IL “FRUTTO PROIBITO”
 
Nella tradizione ebraico-cristiana la mela ha assunto il valore simbolico di frutto della trasgressione: il frutto proibito dell'albero della conoscenza del bene e del male citato dalla Bibbia nella Genesi, è infatti stato sempre considerato una mela. Nella mitologia classica greca questo frutto ha un posto di tutto rispetto, a partire dal pomo d'oro ricevuto da Paride dalla dea della 
Discordia perché lo consegnasse alla dea che considerava più bella fra Era, Atena e Afrodite. La scelta di Paride cadde su Afrodite che in cambio gli aveva promesso l'amore della bellissima Elena, moglie di Menelao, re di Sparta; da qui, racconta Omero, ebbe origine la mitica guerra di Troia! Un prezioso dipinto di Lucas Cranach il Vecchio, custodito al Metropolitan Museum di New York ed intitolato Il giudizio di Paride, ricorda il mito del pomo d'oro e il momento della scelta dell'eroe. Per restare nella mitologia greca, troviamo altri pomi d'oro custoditi nel giardino delle Esperidi e protetti dal drago Ladone; una delle ultime fatiche di Ercole fu proprio quella di rubare quei frutti che simboleggiavano l'immortalità per portarli ad Euristeo. Tra mito e leggenda i “poteri” particolari attribuiti alla mela arrivano fino ai giorni nostri conservando intatto il loro fascino; non a caso il cuore pulsante della modernità, New York, è chiamata “Big Apple” (Grande Mela).
 
Il mito del Pomo D'Oro
 
UNA MELA AL GIORNO... 
“Una mela al giorno leva il medico di torno”? Certamente questo detto si basa sulla saggezza popolare, ma rende l'idea di quanto la mela sia importante per la nostra alimentazione e quanti effetti benefici esplichi sulla salute. Vediamo come sono distribuiti i nutrienti in questo prezioso frutto: 100 grammi di polpa contengono in media 90 grammi di acqua, 11 grammi di zuccheri, circa 4 grammi di sali minerali, fra cui calcio, magnesio, potassio, fosforo, sodio, ferro, zolfo; assicurano un buon apporto di vitamine A, B, C, PP, mentre le proteine sono presenti con appena 0,2 grammi e i grassi in 0,1 grammi per un totale di circa 50 calorie. La mela apporta dunque all'organismo buona parte degli elementi necessari per un'alimentazione equilibrata; sono importanti inoltre le proprietà curative perché ha una funzione rimineralizzante, aiuta ad abbassare i livelli di colesterolo, è un valido antisettico intestinale, utile quindi per curare diarrea e colite. Stimola inoltre la digestione e la funzionalità epatica; è anche indicata nel trattamento delle malattie di origine reumatica. I migliori risultati si ottengono consumando le mele crude, possibilmente con la buccia, che contiene molti principi nutritivi.

 

Fin dall’inizio della vita dell’uomo sulla terra, per rappresentare le sue vicende quotidiane, dipingeva sulle pareti della sua caverna, ma è stato scoperto che oltre a dipingere, l’uomo preistorico sapeva anche suonare. Nella storia della musica sin dall’origine veniva utilizzata la zucca. Veniva usata come cassa armonica in strumenti a corda colpita o pizzicata.

Le zucche spopolano anche negli strumenti a fiato e in quelli a percussione, basti pensare alle maracas primitive che non erano altro che zucche riempite di sassolini. In India, gli incantatori di serpenti sanno trarre le loro strane melodie soffiando dentro una piccola zucca vuota. Anche in Giappone e Cina la musica creata con la zucca è molto ascoltata, ma è il continente africano a detenere il primato degli strumenti musicali costruiti con la zucca.

Sciami meteorici: le Leonidi

Quando il cielo non è coperto da nubi o dalla nebbia il cielo di Novembre riserva piacevoli sorprese. Durante la notte del 17 novembre si verifica la massima attività dello sciame meteorico delle Leonidi:
si tratta di una pioggia di “stelle cadenti” analoga a quella del 12 agosto.

Per chi è appassionato, per chi adora alzare lo sguardo per volgerlo verso il cielo senza temere il freddo di questa stagione consiglio di osservare la meraviglia delle stelle, anche per le notti successive al 17.
Nelle ore che precedono l’alba del giorno 19 c’è un aumento dello sciame infatti.

FOGLIE CADENTI

Chi passa così lievemente che appena, appena, si sente?
È la pioggia delle foglie cadenti;
è l’andar delle foglie silenti.
Come danzano lievi nel vento,
in quel breve vacar d’un momento.
Ogni foglia il suo dono l’ha già fatto
Ora il tempo d’andare è tornato.

Novembre

Gemmea l’aria, il sole così chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l’odorino amaro
senti nel cuore…
Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.
Silenzio, intorno: solo, alle ventate,
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile. È l’estate,
fredda, dei morti.


Giovanni Pascoli

Botanicamente i cachi si chiamano Diospyros (il cui significato per alcuni è “bacca di Dio” per altri "pane degli Déi") che a sua volta fa parte della famiglia delle Ebenacee.
I primi a darne notizia dell’esistenza di questa specie furono i Greci e Plinio. Questi nei suoi scritti, parla delle piante del loto, descrivendole come molto resistenti alle variazioni di clima, di terreno ed ai parassiti.

Originario della zona meridionale della Cina, viene definito Mela d'Oriente o Albero delle sette virtù: la prima è la lunga vita (possono vivere anche mezzo secolo); la seconda è la grande ombra che riesce a creare; la terza è l’assenza di nidi fra i suoi rami; la quarta è l’inattaccabilità da parte dei tarli; la quinta è la possibilità di giocare con le sue foglie indurite dal ghiaccio; la sesta virtù è data dal bel fuoco che fornisce e la settima è la ricchezza in sostanze concimanti che offre al terreno.

Novembre spesso è vissuto come uno dei mesi più difficile e triste dell’anno.  Ciò dipende dal fatto che insieme a lui fanno capolino le prime nebbie, le giornate si accorciano notevolmente, arrivano i primi freddi, si avverte nell’aria un senso di umido agreste che, se non sufficientemente coperti, penetra nelle viscere del nostro corpo provocando dolori articolari, raffreddori, raucedini…

Novembre è l'undicesimo mese dell'anno secondo il calendario gregoriano e consta di 30 giorni. Dal latino novem, "nove", perché era il nono mese del calendario romano, che iniziava con il mese di Marzo.

In questo periodo chi ama stare a contatto con la natura può osservarne incantato i colori e le mutazioni. In campagna, ad esempio il colore dominante è quello cupo e scuro degli alberi privati in gran parte delle foglie, dei fiori e dei frutti, che giacciono a terra. Questi nutriranno la terra e faranno da culla alla prossima primavera.

Questo vegetale appartiene alla famiglia delle Cucurbitacea ed è originario delle zone calde dell’Asia, dell’Africa e delle Americhe. In natura viene considerato come il gigante buono che protegge i deboli.

La zucca è un contenitore di acqua, sali minerali e vitamine preziosissime per la crescita, lo sviluppo e la rigenerazione delle cellule. Vanta inoltre importanti proprietà rinfrescanti, diuretiche, antinfiammatorie, lassative e sedative.

Se la guardiamo da vicino possiamo notare quanta precisione e cura la natura le ha riservato. Dietro uno spesso strato di dura scorza si racchiude un cuore dall’intenso colore arancione.

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