PROPRIETA’
Il cumino e’ una pianta gia’ molta nota nell’antichita’per le sue proprieta’ benefiche e curative. Largo uso di questa pianta si trova anche nella fitoterapia e nella medicina tradizionale. Ottimi effetti si riscontrano anche dall’utilizzo dei suoi fiori per la preparazione di tisane ed infusi. Flavonoidi, tannini e mucillagini sono presenti nella sua composizione, cosi’ anche come le vitamine B1, B2,B9, B6 e parecchi sali minerali.
Le capacita’ benefiche del cumino si rivolgono in particolare all’apparato digerente a cominciare dalle proprieta’ carminative.

Il suo sapore pungente e amaro si contrappono all’odore dolciastro. In Italia cresce selvatico sulle montagne, ma viene anche coltivato. Il periodo di raccolta e’ tra luglio e settembre, si puo’ trovare in polvere e in semi.
In cucina e’ particolarmente apprezzato nella cucina marocchina, in numerose ricette di carne, mentre in India viene miscelato con altre spezie.

Appartiene alla famiglia delle ombrellifere, e cresce nelle valli di montagna lungo ruscelli e luoghi umidi. Diffusa nell'Europa Orientale in Italia non si trova molto facilmente allo stato spontaneo.
L’angelica ha un’azione antispasmodica, calmante, carminativa, digestiva , tonica, espettorante ed antinfiammatoria. I sui estratti trovano impiego per calmare dolori mestruali e mal di testa.
Contiene derivati della cumarina, tannino, resine, acidi aromatici, sostanze amare e zuccherine. Il suo aroma è dovuto ad un derivato dell'acido pentadecenoico
Sull’intestino ha un’azione rilassante, facilita la digestione evitando la formazione di gas intestinali. Se assunta prima dei pasti stimola l’appetito. Assunta  contro le affezioni da raffreddamento scioglie e facilita l’emissione di catarro in quanto capace di scaldare il corpo.
La specie principale è l'Angelica archangelica (o Angelica officinalis) che non và confusa con l'Angelica silvestris (o Angelica selvatica) comune in Italia ma dalla quale differisce perchè molto meno profumata, più piccola sia come altezza che come dimensioni delle foglie che sono verdi uniforme

FIORITURA
Fiorisce in giugno e ad Agosto

Anche il fotografo Terry Richardson ne è rimasto affascinato (dal cetriolo si intende).

Famoso per le sue immagini trasgressive lo ha utilizzato per valorizzare, udite udite, le tonalità degli abiti pubblicizzati. Ufficialmente la signorina ha il cetriolo in mano perché il suo colore (quello del cetriolo) richiama le tinte dell'abito ma a detta di molti il richiamo orientava ad altro!!

Origini

Le prime coltivazioni risalgono a 5000 anni fa.
Situate alle pendici dell'Himalaya, la pianta, appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee, questa fu introdotta nel bacino mediterraneo e di grande uso si narra in Asia, dove il cetriolo ha circa 3000 mila anni di storia, per poi approdare anche in Egitto, e poi a mano a mano che il commercio via mare e via terra prendeva piede questo vegetale trovò dimora ovunque, Francia, Inghilterra, Turchia, Mediterraneo....ovunque la terra gli permette di crescere rigoglioso e genuino.

Ma fughiamo qualche dubbio tanto per cominciare e per gradire.......
Che differenza c'è tra prugna e susina?
In quanti si sono posti questa domanda.......? E siete risaliti alla esaustiva risposta?
Tra chi dice si, e chi dice no.... ora vi sveliamo la risposta: si tratta dello stesso frutto, che quando è fresco si chiama susina, e quando è secco si chiama prugna.

GRANDIOSA SCOPERTA :-))

Visto che siamo in estate e in molti si è in vacanza, e in teoria :-) dovreste avere tempo :-) (ndr: anche se per alcuni la vacanza è ancor più pregna d impegni), vi racconto una ricetta la cui preparazione chiede attenzione, buon umore e la voglia di mettersi in gioco.

E sì, perchè la ricetta non prevede di aprire buste preconfezionate..... bensì, che siate voi a creare.

L'ingrediente principale di questa ricetta è l'agar agar, nota ai giapponesi con il nome di kanten 寒天 e usata come gelatificante naturale, in quanto ricavato da un'alga rossa.
La sua caratteristica è quella di essere praticamente priva di calorie, inoltre per l'elevato contenuto di mucillaggine ha un effetto leggermente lassativo.

Con la sua imponente fioritura estiva in questo periodo è al massimo del suo splendore la Ginestra, un arbusto sempreverde che può raggiungere i 3 metri di altezza.
Questo fiore inizia ad esprimersi a Maggio ma solo in questo periodo è al massimo della sua magnificenza.
Noto fin dall'antichità, è stato particolarmente apprezzato all'epoca dei greci e dei romani, che lo coltivavano in abbondanza per attirare le api ricavando così un miele delicato.
Nel linguaggio dei fiori rappresenta la modestia e l'umiltà, è una pianta infatti che cresce anche su terreni molto aridi.
Fiore bellissimo e delicato, dalle forti e robuste radici; queste ultime infatti, da sempre, sono utilizzate per produrre il cordame per le navi;
infine è un valido aiuto nelle  situazioni di rimboschimento.

Il nome MELISSA ha un origine antica indoeuropea, deriva da ''Mèli'' (miele).
Accanto alla parola Melissa la definizione dice: “Pianta ramosa, dai bianchi fiori, graditissima alle api, che ne estraggono il dolce succo, detta anche Cedronella e Timonella.
In passato Dioscoride la chiamò Melifillo, perché le sue foglie spandono un odore aromatico di miele” (Dizionario Etimologico della Lingua Italiana)
«Fu dapprima introdotta in medicina come rimedio moralmente esilarante e confortatore dei nervi. Galeno, Paracelso, Boerhaave la consigliavano nella mania e nelle vesanie, malattie che venivano attribuite a diffetto di energia cerebrale. Scriveva Serapio che allevia le inquietudini e tristezze del cervello e principalmente quelle prodotte da umori melanconici - Avicenna che rallegra il cuore e fortifica gli spiriti vitali - Dioscoride che disostruisce i condotti cerebrali e caccia la tetraggine prodotta dall'inspessimento del fluido nervoso [...] » (Scotti, 1872). Per le sue proprietà e per i suoi benefici effetti in molti disturbi di natura fisica, emotiva e del sistema nervoso, è stata coltivata da molte civiltà nel passato, come gli Arabi (che la ritenevano valida contro la melanconia), i Francesi (ne hanno fatto l’ingrediente principale dell'Alcolato di Melissa e di un noto liquore, il Gran Charteuse, rinomato per le proprietà altamente digestive) e i Romani. Durante il periodo del Medioevo, si legge che la Melissa ha avuto un periodo di grande fama come erba medicinale. Addirittura ai tempi di Carlo Magno si dice che questi ne ordinò la coltivazione nei giardini medicinali del regno, in modo da averne sempre in abbondanza insieme all'Acqua di Melissa delle Carmelitane francesi.

Agosto è l'ottavo mese dell'anno e consta di 31 giorni.
Si narra che il mese fu così chiamato (Augustus mensis) dagli antichi romani in memoria dell'imperatore Ottaviano Augusto, nipote di Giulio Cesare, grande condottiero che vinse molte battaglie. Da questo nome deriva il ferragosto “feriae Augusti”.
Otto, il numero del mese, in moltissime culture e tradizioni rappresenta un portafortuna a simbolo delle forze cosmiche in perfetto equilibrio tra di loro: otto sono gli spicchi dei rosoni mariani, otto i raggi della ruota della fortuna, otto sono le beatitudini, e ottavo è il piano dove abita “Dio”: in paradiso. Guardato in orizzontale, l’8 rappresenta ed esprime l’infinito.

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