La parola "equinozio" deriva dal  latino e significa "notte uguale".
Durante l'equinozio il Sole sorge precisamente ad est e tramonta precisamente ad ovest. La lunghezza del dì eguaglia la lunghezza della notte. Il giorno e la notte hanno in questa data una durata perfettamente uguale: le forze di luce e tenebra sono in perfetto equilibrio.
La simbologia dell’equinozio, rappresenta l’unione e l'alleanza integrata degli opposti; unisce le anime ed i cuori allo scopo di realizzare il doppio nel segno dell’amore.
All’insegna di questo amore ci si augura che l’autunno, con il suo equinozio “equilibrio degli opposti”, sia portatore di scelte oculate ed equilibrate in tutti i campi, politico, sociale ed economico, nell’ottica di vivere meglio e di rispettare la natura, che con i suoi cicli, ha sempre da insegnarci.

Alla Luna Settembrina
sette Lune le si inchina


significa che dalla Luna di Settembre si può prevedere l'andamento meteorologico delle sette lune successive. Questa osservazione ricorre in molte culture e in molte lingue probabilmente per la connessione della Luna di Settembre con l'Equinozio di Autunno

 

Barbara Camilli

Le proprietà dell’uva

Ogni acino di uva contiene, sulla buccia e all’interno della polpa, una minifarmacia. Disseta e purifica, ma al tempo stesso nutre e da energia: l’uva è una preziosa fonte di sali minerali, soprattutto di ferro, calcio e potassio. Per lo scarso contenuto di cloruro di sodio, favorisce la diuresi e, quindi, fa bene agli ipertesi, inoltre i suoi sali hanno azione antiurica e stimolano la secrezione della bile, favorendo la digestione.
Un grappolo di un paio d’etti fornisce 31 g di zuccheri, suddivisi fra fruttosio e glucosio: praticamente lo stesso quantitativo contenuto in 300g di mele. È  uno frutto energetico, un vero combustibile per il cervello! Infatti, il cervello usa il glucosio per svolgere molte delle sue funzioni.

Ingredienti

250 gr di uva di qualità a piacere
150 gr di panna vegetale
4 banane
succo di 1 limone
2 cucchiai di miele liquido

Questo mese, carico di aspettative e di propositi per il nuovo anno lavorativo, scolastico e di rinnovamento del corpo, vede nell'orzo un ottimo cereale che aiuta nel processo di “rinnovamento”.
Cereale ricco di fosforo, ferro, calcio, potassio, vitamina PP, magnesio e silicio (elementi utili per la funzionalità del sistema nervoso), ma anche di vitamina A (utile nella protezione della pelle).
L'orzo è molto facile da digerire ed è altamente energetico, tanto che in passato veniva utilizzato in tutti gli ospedali, inoltre è rimineralizzante delle ossa poiché ricco di fosforo, previene le affezioni polmonari e cardiovascolari, è nutriente e tonico, ed è molto indicato in caso di gastriti, coliti e cistiti. Importanti poi le sue proprietà antinfiammatorie ed emollienti, oltre che lassative.
Ippocrate, il padre della medicina, lo riteneva un alimento ottimo per la digestione e con un alto valore energetico, consigliava ai suoi pazienti di mangiare solo zuppa d'orzo in caso di malattia e nient'altro. Pare che ne facevano largo uso i gladiatori, che erano anche soprannominati hordearii, ossia mangiatori d’orzo.

Ma veniamo alla ricetta del mese.....

Il fico è un frutto molto noto fin dall’antichità: greci, romani ed egiziani ne conoscevano le virtù e le preziose proprietà. Dai reperti archeologici sono stati trovati fichi essiccati e ben conservati, risalenti alle civiltà agricole della Mesopotamia, per non parlare poi della cultura dell’antico Egitto.
Il fico viene inserito tra le piante xerofile, ossia quelle piante adatte a vivere negli ambienti caratterizzati da lunghi periodi di clima arido o di siccità.
In Palestina, durante la diffusione del Cristianesimo viene citato nelle sacre scritture dell’Antico Testamento come simbolo di abbondanza. Non solo, nel Libro della Genesi 3,6-7 quando si parla di Adamo ed Eva e del peccato originale nel giardino dell’Eden viene scritto che per coprire le proprie nudità “dalla vergogna” staccarono delle foglie dall’Albero della Conoscenza del Bene e del Male (Genesi 3,7). L’albero e le foglie sono del fico.
 

Il mese di Settembre, spesso viene vissuto in maniera poco positiva,  perché coincide con la fine del periodo vacanziero (per chi va in vacanza!).
Da un sondaggio fatto in Italia e che aveva per campione 654 persone (344 donne, 310 uomini tra i 22 e i 64 anni), è risultato che ben l’87% degli Italiani vive la delusione al rientro delle vacanze.
Al di la di questo rilevamento, provate in questo periodo ad ascoltare i discorsi delle persone, ed a prestare attenzione: Settembre e l’imminente Autunno come vi fanno sentire?
Alle persone che vivono male il rientro e la ripresa di qualsiasi attività sono solita dire che “ad ogni fine corrisponde sempre un nuovo inizio!”.
Quindi prepariamoci per ciò che verrà.

Il mese di Settembre conta 30 giorni. Dal latino september, a sua volta da septem, "sette", perché nell’antica Roma l’anno cominciava a Marzo.
Al mese ora corrisponde il numero nove (9), questo secondo gli studiosi assume un particolare significato: innanzitutto rappresenta la Trinità primordiale, che si suddivide per tre, formando i nove principi su cui si regge il cosmo. nove sono le sephiroth ebraiche e gli ordini angelici. Graficamente il 9 vuole rappresentare il processo di germinazione esprimendo così la bontà divina che scende sul mondo a fecondare.
Accanto a miti e simboli del mese di Settembre, numerose sono le ricorrenze in tutta Italia. Ne ricordo qualcuna: la “Macchina” di Santa Rosa a Viterbo; la Madonna nera di Tindari

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