E’ ARRIVATO IL SOLSTIZIO DI INVERNO 2016.
Dalle 11:44 di oggi 21 dicembre 2016 siamo ufficialmente in inverno. È quello infatti il momento che sancisce l'inizio dell'inverno (astronomicamente parlando) e soprattutto stabilisce il giorno più corto dell’anno, con appena 9 ore e 5 minuti di sole. Da quel momento in avanti, le giornate si allungano!!!
Ad ogni modo, anche se aspettiamo con più ansia quello estivo, il solstizio d'inverno è un momento astronomico che porta con sé una ricchezza di tradizioni e curiosità.
Nell'antica Roma, a cavallo del solstizio d'inverno - dal 17 al 23 dicembre -, erano previsti i Saturnali, le feste dedicate al dio dell'agricoltura Saturno con banchetti e sacrifici. Durante i festeggiamenti si ribaltavano i ruoli: lo schiavo, nominato princeps, assumeva tutti i poteri e indossava la maschera. Le classi sociali erano temporaneamente abolite: ci si vestiva tutti allo stesso modo e per gli schiavi era l’unica occasione di assaporare il gusto della libertà, prendendo fittiziamente il posto dei loro padroni.
Da alcuni epigrammi di Marziale sappiamo che i Romani in questa occasione si scambiavano regali economici come dadi, candele di cera colorata, abiti, libri, una moneta, piccoli animali domestici. Il tutto tra orge e banchetti senza fine.
È IL GIORNO PIÙ CORTO DELL'ANNO.
O meglio, è il giorno con le minori ore di luce: dal 22 dicembre in poi, le giornate andranno progressivamente allungandosi. Quello di oggi sarà anche il giorno il cui il nostro pianeta riceverà il minimo dell'irradiamento solare. Il Sole sorgerà infatti oggi, nel nostro emisfero, nel punto più meridionale dell'orizzonte Est, e culminerà a mezzogiorno alla minima altezza.
PER LA SCIENZA, È UN GIORNO IMPORTANTE.
Il giorno del solstizio invernale è legato a importanti scoperte e missioni scientifiche. Era il 21 dicembre 1898 quando Marie e Pierre Curie scoprirono il radio, dando inizio all'era atomica. Il 21 dicembre 1968 fu anche lanciato l'Apollo 8, la prima missione lunare con equipaggi umano.
PER GLI ANTICHI ERA SIMBOLO DI RINASCITA.
In tempi in cui la stagione invernale coincideva con un periodo di fame e alta mortalità, il momento astronomico che segnava la fine del buio e un graduale ritorno alla luce era una ricorrenza da festeggiare. Nella tradizione germanica e celtica, il solstizio d'inverno coincideva con la festa di Yule: si accendeva il fuoco, si macellavano gli animali e si banchettava sulle ultime riserve di carne disponibili (anche per evitare di dover sfamare gli animali nei duri mesi successivi). Sembra che proprio queste celebrazioni abbiano introdotto gli alberi sempreverdi come simbolo della vita che resiste all'inverno e alle avversità: una tradizione che è poi entrata di diritto nelle celebrazioni del Natale.