In questo periodo dell’anno i semi (noci, nocciole, mandorle, pinoli, semi di girasole, di zucca, di lino e poi ceci, fagioli, lenticchie, piselli…) riempiono gli scaffali dei supermercati e i centro tavola delle famiglie. Passate le festività Natalizie si dileguano……perché?

Mah!!

Una cosa è certa i semi fanno benissimo alla testa, al cuore e alla mente delle persone che se ne nutrono e questo da sempre. Da che esiste la vita sulla terra.

Nel Metodo Kousmine٭, sono tra gli alimenti principi nella dieta quotidiana.

Nei periodi invernali si sa, la luce scarseggia. Quando poi ci sono le giornate uggiose e cariche di nebbia la luce artificiale crea un atmosfera a volte irreale. Tra gli organi che patiscono di più in questo periodo dell’anno c’è l’epifisi. Questa più di tutti risponde e reagisce all’assenza degli stimoli luminosi, nel senso che il suo funzionamento può essere più o meno sfasato dalla prolungata esposizione alla luce artificiale. Ci sono persone che a causa di questa sregolata attività dell’epifisi vanno incontro a insonnia e depressioni stagionali.

Secondo il filosofo Cartesio (1596-1650) l’epifisi era la sede dell’anima, mentre la medicina alchemica la considera come un terzo occhio interiore.

Per la legge dei simili, ecco che i semi sono i migliori amici e alleati dell’epifisi, in particolar modo in questa stagione dell’anno, quando la luce naturale è condizionata dalla nebbia e dalle nubi. I semi, piccoli scrigni luminosi (l’interno di un seme sprigiona colori forti e caldi), racchiudono in sé tutta la luce e la ricchezza in sostanze nutritive del sole primaverile ed estivo. Grazie a loro, il corpo ed il cervello riceve gli elementi nutritivi migliori. Ogni genere di seme, infatti, contiene tutto il codice genetico e tutto il nutrimento necessario al fine di permettere ad una pianta di crescere sana e robusta, preservando così la sopravvivenza della specie.

Nell’uomo agiscono positivamente perché contengono il triptofano, un aminoacido essenziale che interviene nella regolazione del ritmo sonno veglia, agendo positivamente per creare un corretto equilibrio psicofisico.

Introdotto nella alimentazione quotidiana, durante il processo di digestione viene convertito dal cervello in serotonina, l’ormone del buon umore.

Per il fatto che sono un concentrato di energia sono considerati troppo calorici, e per questo da bandire. Niente di più sbagliato, invece!

Certamente i semi oleosi sono dei super nutrimenti perché apportano vitamine, flavonoidi, enzimi, acidi grassi, oligoelementi, sali minerali in quantità, fibre e Vitamina E (importante antiossidante), ma se mangiati in quantità adeguate diventano un carburante prezioso per la vostra vita.

Sicuramente se li si vedono solo una volta all’anno, la tendenza a fare le scorpacciate è più che comprensibile, ma se, al contrario, si prende la sana abitudine di tenere sempre in casa i semi (di qualsiasi tipo) l’abitudine alle scorpacciate cala. O per lo meno, dovrebbe!

Pensate che in uno studio condotto in America su oltre 25.000 mila americani ha evidenziato che l’obesità era più diffusa tra coloro che non mangiavano abitualmente noci.

Bastano poche mandorle o noci oppure un cucchiaio di semi di sesami o di girasole per darci una piacevole e abbastanza duraturo senso di sazietà oltre che una sferzata di energia.

I semi vengono utilizzati in svariate situazioni: per insaporire e decorare pane, tartine e salatini in genere. Una volta tostati, possono essere usati per arricchire insalate o come stuzzichini da servire con aperitivi. Alcuni semi come quelli di lino hanno preziosissime proprietà anti-infiammatorie, emollienti e lassative, inoltre se macinati agiscono positivamente come cataplasma.

 

٭Il metodo Kousmine non è solo un regime alimentare, si tratta di una terapia complessa. Esso è basato sulle ricerche cliniche e sugli studi scientifici della dottoressa Catherine Kousmine, che ha dedicato la sua vita alla ricerca e alla cura dei malati, questo adottando una visione olistica dell’organismo . Il metodo si è rivelato efficace nel migliorare le risposte del sistema immunitario e quindi nel prevenire e combattere malattie autoimmuni (come la sclerosi multipla, la colite ulcerosa, il morbo di Crohn, la spondilite anchilosante, l’artrite reumatoide, il lupus eritematoso, ecc.) o legate a squilibri dell’organismo, che sono difficilmente curabili con terapie tradizionali. Il metodo Kousmine inoltre permette anche alle persone sane di prevenire le malattie e migliorare il loro stato di salute

 

Barbara Camilli

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