L'orzo è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia dei cereali.
Fra le varie qualità si ricordano: l'Hordeum distichum, l'Hordeum tetrastichum e l'Hordeum exastichum, che si differenziano per la disposizione delle cariossidi (i frutti) su due, quattro o sei file. Per esempio gli orzi per la produzione della birra sono soprattutto orzi distici (due file).
Secondo le scoperte ed i ritrovamenti, si deduce che prima dell'avvento del frumento, l'orzo aveva un ruolo predominante nell’alimentazione, tanto da diventare simbolo di forza presso molti popoli.
Ampie coltivazioni si avevano già 3000 anni prima di Cristo nella campagna cinese.
L'Orzo, conosciuto da più di dodici millenni, è originario dell'Asia occidentale e Africa occidentale e si è diffuso poi rapidamente in tutto il bacino mediterraneo: a detta di Plinio, era il cibo speciale per i gladiatori, che venivano, infatti, chiamati "hordearii" cioè mangiatori d'orzo.
Fu uno dei rimedi più utilizzati da Ippocrate che ne tesse gli elogi nel Regime delle malattie acute: "Sembra dunque che il decotto d'orzo sia stato correttamente prescelto tra le vivande cereali in questi morbi e io lodo quelli che lo hanno prescelto. Il suo glutine infatti è liscio, consistente e confortante, fluido e umido misuratamente, dissetante e di facile escrezione, se ce ne fosse bisogno; non comporta astringenza né brutta agitazione, né rigonfia il ventre."
Il decotto di orzo è conosciuto e riconosciuto come la "tisana di Ippocrate"; studi clinici confermano che la frazione mucillaginosa dell'Orzo concentra e amplifica le proprietà curative del decotto per il lume intestinale. La mucillagine di Orzo facilita e migliora l'azione del tratto intestinale.
Proprietà
I principi attivi presenti sono: ordeina (alcaloide), maltina, amido, fosforo (utile, quindi, a quanti svolgono un'attività intellettuale e per i soggetti nervosi); ricco inoltre in calcio, ferro, potassio e magnesio, che ne fanno un ottimo mineralizzante. Contiene vitamine del gruppo B ed E.
Agisce come:
antinfiammatorio - sul sistema immunitario, grazie alla sua abilità nel contrastare le infiammazioni. Il decotto utilizzato sotto forma di gargarismi aiuta nei casi di angina e di infiammazioni della cavità orale.
emolliente - nei casi di infiammazioni dell'apparato digerente (turbe pancreatiche e biliari) e di quello urinario e nei processi infettivi a carico della mucosa intestinale.
regolatore intestinale
presenta proprietà galattogena, cioè di stimolo alla produzione di latte materno nelle puerpere che devono allattare. In tutte le altre donne questa azione ormonale si traduce in una regolazione della produzione di estrogeni nel corpo, che vengono naturalmente captati dal seno, che si nutre di essi per il proprio sviluppo.
Recenti studi in USA, condotte da un gruppo di biologi per il ministero americano dell'Agricoltura, hanno scoperto che (isolando una molecola dell’orzo chiamata tocotrienolo) questo cereale è capace di inibire la produzione di colesterolo cattivo (LDL) da parte del fegato. E' quindi un alimento utile a tutti, soprattutto ai bambini che devono crescere, agli atleti, agli anziani.
L’orzo oltre che nella produzione di birra e whisky, è un valido alleato nell’alimentazione umana. Allo stato attuale in Europa viene usato per le minestre o zuppe, oppure tostato e macinato come surrogato del caffè.
Dall'orzo inoltre vengono ricavati:
MALTO: usato come alimento dietetico per chi ha disturbi digestivi, il suo estratto è utilizzato dall'industria farmacopea come espettorante nelle affezioni delle vie respiratorie.
DIASTASI: enzimi amilolitici ottenuti lasciando macerare le carriossidi in acqua. Vengono utilizzati in farmaci per la cura della dispepsia.
TOCOFEROLI e TOCOTRIENOLI: appartengono al gruppo della vitamina E. Sono antiossidanti e riducono l'incidenza di arteriosclerosi e tumori.
FIBRA ALIMENTARE e ß-GLUCANI: formano la SDF (soluble dietary fiber) che aiuta a ridurre colesterolemia, glicemia e insorgenza di malattie cardio-vascolari.
Curiosità:
I chicchi d'orzo contengono estrogeni vegetali; nelle giovani radici si trovano piccole quantità di ordenina, un alcaloide con blande attività simpaticomimetiche. E per questo che i grandi bevitori di birra oltre a essere rubicondi hanno poca peluria nel viso e hanno dei tratti corporei lievemente femminili: alcuni ricercatori hanno evidenziato e dimostrato la presenza di fitormoni ad attività estrogena nell’orzo.
Barbara Camilli