Fiori di primavera
Campanina bianca e lieve,
sbuchi fuori dalla neve,
per cantar da notte a sera
che domani è primavera
La prima margherita
Si risvegliò la prima margherita
tra l’erba muova sopra il breve stelo,
ancora tutta chiusa e infreddolita
levò la testa per guardare il cielo.
Vuole venire la primavera,
e allora gridò: “Fiorite o sorreline. È ora!”
La violetta
Fiorellino piccolino,
sei spuntato stamattina?
Sei bello, delicato
ti nascondi fra l’erba
qual è il tuo nome?
Son violetta.
La rosellina
C’era una rosa dentro a un giardino,
un ape venne di buon mattino:
prese il miele e se ne andò.
La rosellina.
Venne cantando un bambino,
che colse la rosa e se ne andò.
Non lo punse con le sue spine,
la rosa bianca, la rosellina.
La prima viola
Sotto l’arbusto spoglio (non v’è nessun germoglio) spunta la primavera.
“Forse mi son sbagliata” pensa mortificata.
“Non è ancora ora! “.
Ma un raggio laggiù fa capolino
E scalda il fiorellino.
È lui che là svegliata,
di no, non s’è sbagliata.
È nata la prima violetta
Fra la fresca erbetta del prato
E lo ha detto, facendo l’inchino
“Cantate, il bel tempo è vicino!”
Barbara Camilli